La rinascita
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Era la primavera del 1996 quando, dopo un altro inverno trascorso senza pallone, con i ragazzini del posto costretti ad “emigrare” verso società limitrofe, tutti i sportivi “pallonari” di Montemarciano decisero di incontrarsi per far rinascere il calcio nel capoluogo. Questo era l’intento di tutti e delle incomprensioni e dei dissapori che avevano portato la S.S Montemarciano a sciogliersi non se ne parlò affatto. Il luogo prescelto fu l’ampio salone del bar Centrale, scelta azzeccata viste le tante persone interessate all’evento che parteciparono. In questa prima assemblea pubblica, di cui il Corriere Adriatico il giorno dopo ne diede risalto, furono gettate le basi del nuovo sodalizio con il comitato dei soci fondatori che designò Cesare Pirani Presidente Onorario. Si pensò inoltre di attingere nel passato nella scelta del nome e così la nuova società la si volle chiamare Unione Sportiva Montemarciano esattamente come l’Unione Sportiva Savoia che fu la prima società di calcio del capoluogo. La 1° squadra ovviamente dovette riprendere dalla 3° categoria e il settore giovanile era completamente da riorganizzare. Quello che avvenne negli anni successivi è ormai storia recente di cui vi racconteremo, in queste pagine, magari fra qualche anno. Concludendo questa lunga carrellata di storia vorremmo sottolineare che grazie al costante impegno di alcuni consiglieri, uno su tutti Giovanni Vichi, l’obiettivo primario della nuova U.S. Montemarciano è stato raggiunto e cioè quello di aver riportato al Comunale “Di Gregorio” della Gabella frotte di ragazzini a praticare il calcio che se forse è malato nel mondo professionistico (anzi lo è di certo!) non lo si può così definire nel dilettantismo dove al contrario regna ancora imperterrito l’entusiasmo e la passione.